SIMBOLOGIA

L’Ametista è una gemma di rara bellezza a cui si sono ispirati miti, leggende.

Già nel 2500 a.C. veniva incastonata in anelli d’oro.

Vengono fatte analogie tra il suo colore purpureo e quello del vino.

Il mito racconta che una volta il dio del vino Dioniso, dopo essere stato ignorato da un essere umano di passaggio, promise di vendicarsi sul primo malcapitato che avrebbe incontrato sul suo cammino.

In quell’istante passò Ametista, una giovane e splendida fanciulla, fedele seguace della dea Diana.

Dioniso sguinzagliò verso di lei due tigri.

La fanciulla gridò, Dioniso si riempì il calice attendendo l’esito desiderato,

Prontamente la dea onniveggente Diana intervenne.

Trasformò Ametista in una statua di Quarzo Pura come il Cuore della devota discepola.

L’incantesimo aveva salvato Ametista ma era irreversibile.

Dioniso, travolto dal senso di colpa, iniziò a piangere.

Le lacrime si mescolarono al vino, nel calice.

Il dio del vino, barcollante, versò il liquido sulla statua.

In tal modo creò la Gemma Purpurea che oggi è denominata Ametista.

Molto tempo prima che gli imperatori Romani impiegassero la porpora vivida, chiamata “toga picta”

furono faraoni, regine, re a fare della porpora un potente simbolo di sovranità.

Leonardo da Vinci scrisse che l’Ametista fosse capace di dissolvere i pensieri funesti acuendo l’intelligenza.

SUL PIANO FISICO

L’Ametista viola è collegata al sesto chakra.

Mantiene in Equilibrio il sistema nervoso allontanando le emicranie causate dallo stress.

Questa preziosa pietra dura, di origine vulcanica, è connessa all’Elemento Acqua,

Quindi, regolarizza i liquidi corporei, diminuisce i gonfiori, eliminando la ritenzione idrica.

Velocizza la cicatrizzazione delle ferite.

SUL PIANO PSICHICO

Portando con sé l’Ametista, si avrà una maggiore chiarezza mentale.

problemi appariranno risolvibili.

Inserita sotto la fodera del cuscino allontana l’insonnia.

SUL PIANO SPIRITUALE

Posta sul Terzo Occhio, permette di vedere Oltre le Apparenze.